di Rosalba Lupo
Uno
dei più grandi successi cinematografici della grande Lina Wertmuller TRAVOLTI
DA UN INSOLITO DESTINO NELL’AZZURRO MARE D’AGOSTO all’epoca intorno agli anni’
70 gli attori principali sono stati due grandissimi del cinema italiano, li
voglio ricordare Giancarlo Giannini molto amato dalla Wertmuller protagonista
di numerosi suoi film e Mariangela Melato. Il Teatro Quirino ripropone fino al
3 dicembre sul suo palcoscenico Travolti Da Un Insolito Destino Nell’Azzurro
Mare D’Agosto, in chiave moderna ma ugualmente bravi gli attori Giuseppe Zeno che
interpreta il marinaio siciliano Gennarino Carunchio, la miliardaria milanese Raffaella
Pavoni Lanzetti è interpretata da Euridice Axen, interpretazione eccellente
sono stati magnifici. Le musiche originali orientaleggianti, originale la scenografia,
un grande impegno per il regista un lavoro fatto con il cuore e lui è Marcello
Cotugno.
Travolti dal destino e per ironia della sorte si trovano naufraghi su un'isola deserta, una terra desolata che non ha nulla da offrire. È proprio qui, sull’isola, un luogo lontano dal mondo civilizzato, dagli stereotipi culturali, dalle barriere sociali, dove la natura impone le sue regole, che i due dispersi trovano inaspettatamente l'amore l'uno per l'altro. L'assenza di leggi, di cultura, di società rende possibile un'unione altrimenti impossibile. Una volta tornati nel mondo da loro conosciuto, dove ad attenderli ci sono famiglie, lavoro e ruoli sociali, la travolgente passione che li ha legati non può più esistere. Sulla base di questa idea, che all'epoca fece appassionare milioni di persone, proponiamo un adattamento contemporaneo della sceneggiatura, dove il contesto sociale e politico corrisponde alle dinamiche vissute al giorno d'oggi. Rispetto agli anni ʹ70, nonostante lo scenario sia molto cambiato, è possibile identificare chiaramente i nuovi contrasti, i poli opposti attorno ai quali si giocano due visioni del mondo. La miliardaria e il marinaio, questi personaggi rappresentano due mondi lontani e sconosciuti, la cui percezione comune accentua gli elementi di contrasto. L'ignoranza crea paura; la paura, violenza. Ma grazie a un luogo vergine come l’isola, che costringe alla convivenza forzata al di fuori dei ruoli sociali e del contesto geopolitico e religioso, Raffaella e Gennarino possono conoscersi e persino amarsi. La struttura della commedia non cambia rispetto all’originale cinematografico, così come la chiave grottesca che permette di raccontare la storia accentuando ironicamente le caratteristiche dei personaggi.
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