Al Teatro Olimpico sarà in scena dal 10 ottobre IL MERCANTE DI VENEZIA. La scommessa di questo allestimento è quella di recuperare il carattere di commedia rispetto al colore drammatico delle messe in scena del passato dell’opera shakespeariana, puntando sul racconto di una riflessione sulla giustizia, piena di affilata ironia sull’amore e sul denaro. L’ambientazione è stata spostata negli anni tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, che furono come il periodo elisabettiano anni euforici e contraddittori, pieni di cambiamenti di costume, di novità e luminosi progressi, mescolati ai germi silenziosi di un buio futuro. Il mare che divide Venezia e Belmonte, i luoghi del racconto: un molo bianco sfavillante nella luce del giorno ospita uomini operosi, commercianti e industriali. La Londra del Cinquecento, nascosta dietro l’apparenza della città lagunare di Shakespeare, si sposta così in una Belle Époque di fantasia, dal sapore proustiano. Anche il tessuto musicale della commedia si spinge, nella veste visiva, fino ai primi anni Venti, quando le radici della tragedia maturano dietro uno scenario di ricchezza e di eccitante follia. Venezia, il luogo del lavoro e Belmonte, l’isola culla dell’amore, sono unite da un collante universale: il denaro, vero carburante della storia. È attraverso il denaro che i protagonisti cercano di manifestare e compiere i loro desideri.
Una produzione Politeama, Regia Loredana Scaramella,Traduzione e adattamento Loredana Scaramella,Maestro movimenti di scena Alberto Bellandi, Musiche a cura di Adriano Dragotta,Costumi Susanna Proietti,Disegno luci Umile Vainieri,Disegno audio Daniele Patriarca,Aiuto regia Francesca Visicaro,Consulenza tango Roberto Ricciuti
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