di
Rosalba lupo
Teatro il Parioli presenta dal 11 al 15 gennaio
“Agnello di DIO “ Daniele Mencarelli parte
da qui nella sua scrittura di Agnello di Dio, prima prova drammaturgica dell’autore
già Premio Strega Giovani 2020 con il suo romanzo Tutto chiede salvezza (da
cui è stata tratta per Netflix la serie omonima, in uscita nel 2022). Un esordio incoraggiato dal regista Piero Maccarinelli,
conquistato da una scrittura che definisce “limpida, secca, tagliente” e che ritroviamo in questo testo
potente e attuale che ci parla di generazioni a confronto, di valori e della
loro trasmissione ai giovani.
Una produzione firmata Centro Teatrale Bresciano che vede quali straordinari interpreti di questo spettacolo diretto da Piero Maccarinelli, Fausto Cabra, Viola Graziosi, Alessandro Bandini, Ola Cavagna. Le scene e i costumi sono di Piero Maccarinelli, le musiche di Antonio Di Pofi, le luci di Cesare Agoni, la consulenza alla scenografia di Anna Maria Gallo, la consulenza ai costumi di Bruna Calvaresi; Irene Carera è assistente alla regia. Lo spettacolo ci porta all’interno dell’ufficio di Suor Lucia, interpretata da Viola Graziosi, preside di una scuola cattolica prestigiosa che si dedica alla formazione dei figli della futura classe dirigente. Suor Lucia attende Marco, Fausto Cabra, e suo figlio Samuele, Alessandro Bandini, per un confronto, nel tentativo di comprendere le ragioni che hanno portato il quasi diciottenne a scrivere un tema dai toni preoccupanti. Marco è un uomo in carriera, votato unicamente al lavoro e all’affermazione di sé; Samuele un giovane ragazzo che tenta di crescere, cerca di comprendere se stesso e il mondo, immaginando l’uomo che vuole diventare.
È l’inizio di un confronto serrato che vede la famiglia e l’istituzione scolastica e religiosa scontrarsi con una generazione che, in sintesi, non conoscono e non comprendono. “Dall’ultimo dopoguerra in poi, si è posto in modo pressante e drammatico il problema di come educare le nuove generazioni – scrive Piero Maccarinelli nelle note di regia –. Mai come in questi ultimi decenni, infatti, sono apparse crepe così vistose sulla capacità di comunicare valori etici fondanti”.E mentre Suor Cristiana, l’anziana consorella della preside interpretata da Ola Cavagna, entra ed esce dalla sala nel tentativo di spezzare la tensione che sente infuriare al di là delle pareti, assistiamo a una dimostrazione potente di come i valori trasmessi dalla famiglia, dalla scuola e dalla religione non bastino a rispondere alle domande, alle provocazioni e alle questioni sollevate da Samuele.“I nuovi arrivano per guardare con occhi puri e liberi – scrive Daniele Mencarelli nelle note al testo –, siamo noi, gli adulti, ad esserne terrorizzati, siamo noi il più delle volte a rovesciare in invidia il dono che loro hanno e noi non più. La giovinezza”. Con Fausto Cabra Marco,Viola Graziosi Suor Lucia, Alessandro Bandini Samuele e con Ola Cavagna Suor Cristiana,scene, costumi Piero Maccarinelli, musiche Antonio Di Pofi, luci Cesare Agoni.
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