di
Rosalba Lupo
Conferenza
stampa nel prestigioso stupendo Palazzo Lancillotto nel cuore della
Roma Antica, a ridosso di Via dei Coronari si è svolto ieri
pomeriggio un evento dedicato ai dolci turchi nella vita sociale.
Il
convegno sulla pasticceria turca è stato promosso dal Centro
Culturale TurcoYunus Emre Enstitüsü. L'Ambasciatore della Turchia
in Italia Murat Salim Esenli, con la direttrice del Centro Culturale
Turco di Roma Sevim Aktaş danno il benvenuto. L'Ambasciatore
ringrazia tutti i presenti e le massime autorità che sono
intervenuti da Mustafa Hamarat (deputato della città di Ordu) e di
Hüseyin Tavli (sindaco di Ünye),
ringrazia le varie associazioni
culturali, politici, giornalisti. L'Ambasciatore ha esordito con un
proverbio ottomano che dice che noi in Turchia mangiamo i dolci e
parliamo dolcemente, perchè i dolci nella vita quotidiana ti
predispongono in un buono stato d'animo. L'Ambasciatore parla
dell'importanza della funzione dei dolci nella cultura turca che ha
inizio nel periodo dell'Impero Ottomano fino a oggi. In questi oltre
mille anni di storia, la geografia si è mescolata, ma per la Turchia
i dolci sono una cultura carica di simboli, alcuni dei dolci turchi
per le sue proprietà fanno bene alla salute e anche al palato,
perchè la cucina ottomana ha saputo integrare altre essenze di altre
cucine.
Anche in Turchia come in Italia che per le ricorrenze natalizie c'è il panettone, da noi per le nostre ricorrenze dal ramadan, matrimoni, fidanzamenti si portano i dolci per tradizione, in particolare il Blaklava, inoltre i Giannizzeri le guardie del Sultano mangiavano Blaklava per avere energie e concentrazione. L'Ambasciatore ringrazia ancora e ci augura Buon Appetito, in un altra sala ci aspetta un ricco banchetto di prelibatezze della trazione turca: baklava, Helvasi, Güllaç, Halva, Lokum, Sütlaç, Asure, accompagnati dal “Serbet” bibita composta di frutta macerata. Usciamo dal Palazzo con la sensazione che abbiamo vissuto in un libro di Alì Babà.
Ambasciatore della Turchia Murat Salim Esenli |
Hüseyin Tavli Sindaco di Ünye |
Anche in Turchia come in Italia che per le ricorrenze natalizie c'è il panettone, da noi per le nostre ricorrenze dal ramadan, matrimoni, fidanzamenti si portano i dolci per tradizione, in particolare il Blaklava, inoltre i Giannizzeri le guardie del Sultano mangiavano Blaklava per avere energie e concentrazione. L'Ambasciatore ringrazia ancora e ci augura Buon Appetito, in un altra sala ci aspetta un ricco banchetto di prelibatezze della trazione turca: baklava, Helvasi, Güllaç, Halva, Lokum, Sütlaç, Asure, accompagnati dal “Serbet” bibita composta di frutta macerata. Usciamo dal Palazzo con la sensazione che abbiamo vissuto in un libro di Alì Babà.
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