di
Rosalba Lupo
Al
teatro Quirino va in scena “ La GOVERNANTE “ di
Vitaliano Brancati con Ornella Muti e Enrico Guarneri, questa
commedia fu scritta nel 1952 e subito censurata.
La scusa era quella
del tema – allora molto scottante – dell’omosessualità.Il
testo è pieno di accenti polemici contro l’ipocrisia dei
benpensanti cattolici, il filocomunismo borghese, i principi della
Sicilia baronale e contro la censura stessa. Vitaliano Brancati
morì nel 1954. La Governante è andata in scena per la prima
volta a Parigi nel 1963. Per poterla presentare in Italia, la moglie
di Vitaliano Brancati, ha dovuto aspettare l’abolizione
della censura.
Il debutto italiano è avvenuto il 22 gennaio
1965, protagonista la stessa moglie, Anna Proclemer, e un grande
Gianrico Tedeschi nel ruolo di Platania. La regia era di Giuseppe
Patroni Griffi, già noto drammaturgo, alla sua prima prova come
regista. Questa commedia è stata ripresa più volte dalla Proclemer
con Tedeschi, e poi, nel 1984 da Turi Ferro e Carla Gravina, con la
regia di Luigi Squarzina. La vicenda de La Governante, è
imperniata su Caterina Leher, governante francese assunta in casa
Platania. famiglia siciliana e borghese trapiantata a Roma il cui
patriarca, Leopoldo, ha sacrificato la vita di una figlia, morta
suicida, ai pregiudizi della sua morale. Caterina è
calvinista e viene considerata da tutti un modello d’integrità.
Vive perciò segretamente la propria omosessualità, una «colpa»
cui si aggiunge quella di aver attribuito a una giovane cameriera dei
Platania le proprie tendenze, causandone il licenziamento.
Caterina si sente responsabile della morte della ragazza,
coinvolta in un incidente mentre tornava al Sud: un peccato che la
governante deciderà di espiare con il suicidio. In scena Rosario
Minardi, Nadia De Luca, Rosario Marco, Amato Caterina, Milicchio,
Turi Giordano e Naike Rivelli. Scene di Salvo Manciagli, costumi di
Dora Argento, musiche di Massimiliano Pace, regia di Guglielmo Ferro.
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