di
Rosalba Lupo
Appuntamento
con i tantissimi ospiti all' Hotel Des Époques
di
Roma, con la scrittrice Marilù S. Manzini, giornalista e
recentemente regista di un film, in uscita nei prossimi mesi. In
questo bellissimo albergo in stile liberty nel cuore della città
eterna, Marilù ha presentato il suo quinto libro “La Cura
della Vergogna”, edizioni Bietti, un saggio di psicologia sotto
forma di romanzo, una storia di formazione e crescita, di lenta e
progressiva costruzione della consapevolezza di sé.
Tra i moderatori
oltre alla stessa Manzini, l’attore Beppe Convertini che ha letto e
interpretato alcune righe dello scritto, il giornalista e il critico
letterario nonché editore Andrea Menaglia, lo scrittore
Ruggiero Capone che ha ipnotizzato la numerosa platea presente.
Prima della presentazione del libro c'è stato un' attimo di
commozione in sala, per la messa in onda di un video del noto
scrittore Andrea G. Pinketts scomparso di recente, amico della
scrittrice, in cui elogia non solo il testo ma anche la capacità di
scrittura di Marilù che non a caso ha venduto con i precedenti libri
oltre 250.000 copie.
Tra
i personaggi intervenuti, invitati della sociologa e presentatrice
Deborah Bettega che ha curato l’organizzazione e l’ufficio stampa
dell’evento, il noto musicista Lino Patruno con Giovanni Brusatori,
attrici e attori come Mita Medici, Valentina Chico, Franco Gianni,
Steffan Jinny, Domenico Fortunato, Alex Partexano, Gianfranco Phino,
Gaetano Russo, Roberto Calabrese, Giovanni Visentin, Emilia
Verginelli, Fabio Ciani, Rita Carlini, Claudio Mazzenga, Mirella
Pamphili, Elena Presti, Sabrina Crocco, Marika Pace e volti
televisivi come Maria Monsè. Presenti i produttori Roberto Bessi e
Massimo Spano, l’ex calciatore della Lazio Renato Miele, il notaio
Rai Giovanni Pocaterra, la nota ex Miss Italia Nadia Bengala, la
giornalista televisiva Antonietta Di Vizia, il principe Fulvio Rocco
De Marinis, ecc. Dopo gli autografi della scrittrice, gli ospiti si
sono trasferiti nelle sale Versailles e Borghese dell’hotel, stile
Belle Époques, per degustare ai tavoli prelibatezze e brindare fino
a tardi.
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