di
Rosalba Lupo
Inaugurazione
mercoledì 16 maggio con una mostra evento della seconda tappa della
mostra di gioielli, oggetti e arredi organizzata dal noto argentiere
toscano Giovanni Raspini, dopo il successo dell’esordio
milanese dello scorso novembre. L'evento Vanitas Mundi (Una
danza macabra fra ironia, glamour, gotico e kitsch), presentato a Roma
nella città eterna, nell’affascinante contesto tra sacro e profano
della chiesa sconsacrata all’interno dell’Art Hotel in
Margutta a due passi dalle Boutique Giovanni Raspini di Via
del Babuino.
Giovanni Raspini |
Per l’argentiere toscano il “memento mori”
diventa motivo per celebrare la vita, per cantare gli anni felici e
spensierati proprio attraverso la metafora artistica e naturale della
morte. Così il ghigno del teschio diventa un sorriso ironico e le
ombre diventano luce.
Un teschio riletto in chiave Pop, in chiave
Rock, all'insegna del glamour neogotico contemporaneo. La mostra
Vanitas Mundi è corredata dal catalogo omonimo, arricchito
dal testo introduttivo del critico Philippe Daverio, e viene
allestita con la collaborazione dello scenografo e designer Piero
Figura, che ha messo in scena un “giardino notturno”,
cioè una vera scenografia teatrale ricca di atmosfere dark, velluti
porpora e luci soffuse, ispirandosi alla narrativa inglese di epoca
romantica, ove il soprannaturale e il tenebroso si trasformavano in
narrazioni affascinanti e passionali.
Al dinner-party con musica dal
vivo hanno partecipato tantissimi ospiti e Vip.
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