Rosalba Lupo
A quindici anni dalla sua scomparsa ieri sera alla Galleria Alberto Sordi nella libreria Feltrinelli, un omaggio al grande attore Alberto Sordi con la giornalista Silvana Giacobini che ha scritto il libro: “Albertone. Alberto Sordi, una leggenda italiana” con lei altri due grandi, straordinari protagonisti del Cinema Italiano Carlo Verdone e il regista Carlo Vanzina. Un omaggio al mostro sacro del cinema italiano, amato dalla critica e dal pubblico, in sessant’anni di carriera Alberto Sordi ha interpretato più di centoquaranta film, che ne hanno fatto il protagonista indiscusso della commedia rosa e nera di casa nostra.
A quindici anni dalla sua scomparsa ieri sera alla Galleria Alberto Sordi nella libreria Feltrinelli, un omaggio al grande attore Alberto Sordi con la giornalista Silvana Giacobini che ha scritto il libro: “Albertone. Alberto Sordi, una leggenda italiana” con lei altri due grandi, straordinari protagonisti del Cinema Italiano Carlo Verdone e il regista Carlo Vanzina. Un omaggio al mostro sacro del cinema italiano, amato dalla critica e dal pubblico, in sessant’anni di carriera Alberto Sordi ha interpretato più di centoquaranta film, che ne hanno fatto il protagonista indiscusso della commedia rosa e nera di casa nostra.
Albertone
nato a Trastevere da un professore di musica, concertista all’Opera
di Roma, e da un’insegnante elementare, è stato bambino con la
voce di soprano, ballerino di fila, suonatore di mandolino,
doppiatore del goffo
Ollio e del sexy Marcello Mastroianni,
attore, sceneggiatore, compositore, regista: tutto questo prima di
diventare l’Albertone
nazionale.
Sullo schermo è stato: medico della mutua, scapolo, marito, vedovo,
uomo d’affari spregiudicato, giudice corrotto, imputato in attesa
di giudizio, speculatore, avido, cinico, furbo, ingenuo. E grande
avaro. Tutto e il suo contrario, disegnando film dopo film i vizi,
tanti, e le virtù, forse meno, dell’italiano medio, specchio
dell’evolversi di un’Italia che si stava lasciando alle spalle la
povertà della guerra per entrare in una nuova fase di sviluppo
economico. A quindici anni dalla sua scomparsa, il 24 febbraio 2003,
Silvana
Giacobini, che lo ha incontrato da giornalista alle prime armi
e poi intervistato più volte per i settimanali da lei diretti,
ricorda il grande attore romano ripercorrendo la sua straordinaria
vita e raccogliendo le testimonianze di chi lo ha conosciuto da
vicino. Racconta
della sua famiglia, le amatissime sorelle, Aurelia e Savina, e il
fratello Pino;
degli amori, grandi e piccoli; dei tic e le passioni. Ma,
soprattutto, attraverso le trame dei suoi film più famosi, come Un
americano a Roma, La grande guerra, Il vedovo, I vitelloni, solo per
citarne qualcuno, ripercorre la genialità artistica e creativa di
Sordi,
attore-simbolo
di decenni della storia del nostro Paese, cercando di penetrare il
mistero dell’uomo velato dalla celebrità del divo.