Tanti
gli amici dell'attore intervenuti al Circolo Canottieri Roma per
“Ciao Franco”.Tanti gli
aneddoti, i ricordi, gli storici spezzoni e quella chiacchierata
con Monicelli...
Franco Interlenghi non
era spaventato dalla morte. Lo ribadì scrollando le spalle, in quel
tono scanzonato, spavaldo e dolce, durante una chiacchierata con
Mario Monicelli. Un incontro avvenuto proprio davanti a
una macchina da presa e restituito al pubblico ieri sera, nel corso
di “Ciao Franco”, evento fortemente voluto dagli amici del
celebre attore scomparso lo scorso 10 settembre e
tenuto al Canottieri Roma. Ossia in quel Circolo dove Franco
Interlenghi giocava a tennis e sfidava amici e colleghi,
scherzava con loro. Per l'appunto in quel tono scanzonato, spavaldo e
dolce.
Sono
stati oltre 200 gli ospiti intervenuti a “Ciao Franco”,
appuntamento combaciato con il giorno in cui Interlenghi
avrebbe compiuto 84 anni. «Un padre stupendo, di una bontà
unica», le parole della figlia Antonellina consegnate al
taccuino di un giornalista a pochi istanti dell'inizio della serata.
«Vi amava molto», ha confermato Michele Placido
rivolgendosi ad Antonella Lualdi, la moglie del protagonista
di “Sciuscià” e “I Vitelloni”, alla stessa Antonellina e
alla figlia primogenita Stella. In prima fila la famiglia
Interlenghi. Insieme a Placido, accompagnato dalla consorte Federica
Vincenti; e con Massimo Bonetti, Lino Patruno, Giovanni Licheri,
Masolino D'Amico, Angelo Jacono, Gianni Bozzacchi. Nel corso
dell'evento arrivati anche Beppe Convertini e Fanny Cadeo. Idealmente
presente l'ex Sindaco di Roma Walter Veltroni, che, costretto fuori
città, è intervenuto con una lettera letta dal conduttore della
serata Adriano Amidei Migliano, direttore di Coming Soon
Television. Quasi una risposta a quel «Mo chiamo Veltroni», che
l'attore per scherzo lanciò quando iniziarono a venir meno gli
ingaggi.
A
fare gli onori di casa, il Presidente del Canottieri Roma,
Andrea Tinarelli. «Franco è stata una delle prime persone
che abbia conosciuto in questo Circolo quando, a 16 anni, ho
cominciato a frequentare la struttura – ha ricordato – Lui era
amico di mio padre. Era un grande personaggio, una figura importante
per il cinema italiano ma anche per questo Circolo. Ciao Franco».
«Esattamente il giorno prima di apprendere la notizia della sua
scomparsa – ha raccontato Placido – sono venuto a fare un
giro qui. Ho pensato a tutte le partite di tennis giocate, a tutte le
risate. È giusto che questa sera, proprio qui, noi pensiamo a
Franco».
Bellissimi
i contributi video. Oltre alla già citata chiacchierata con
Monicelli, gli spezzoni dei film più celebri. Ma anche
l'intervista in cui Interlenghi raccontò le sue esperienze
professionali sotto la regia di Federico Fellini e Vittorio De
Sica e al fianco di Brigitte Bardot. Spassosa, a proposito, la
risposta che diede alla domanda «Com'è stato il tuo primo bacio
con BB?»: «Tremendo. Più che baciarci ci siamo “intruppati”».
Dissacrante e simpaticissimo Franco Interlenghi. Quasi a
dispetto dei tanti ruoli drammatici interpretati nel corso di una
carriera indimenticabile. E gli amici, in “Ciao Franco”,
così hanno voluto ricordarlo.
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