Ancora
parliamo di cibo, ma questa volta è uno Show Cooking Americano
nel palcoscenico più prestigioso di Roma il Salone Margherita fino
al 22 febbraio ci sarà un Demo Mura strepitoso che ogni
sera sarà ONE MAN CHEF.
Il
palcoscenico si trasformerà in una vera cucina di un ristorante un
Helzapoppin’ di intrattenimento, arte culinaria e soprattutto
coinvolgimento totale del pubblico. La preparazione live sul palco di
un menu completo cucinato da Demo Mura, attore, imitatore,
trasformista ma anche grande cuoco, diventa il pretesto per
trascorrere una serata di assoluto divertimento e comicità.
Per
la prima volta in un teatro italiano, tutto il pubblico degusta
realmente le pietanze preparate sul palco dal One Man Chef,
sul modello dei grandi RestoTheathres americani.
In
un susseguirsi di situazioni realistiche e comiche, al limite
dell'assurdo e del non-sense, Demo Mura porta il pubblico ad alzarsi
dalle poltrone per raggiungere le zone dedicate alla degustazione
delle pietanze via via realizzate sul palco e preparate per gli
ospiti dalla brigata della vera cucina del Salone Margherita,
guidata dallo Chef stellato Leonardo Vescera. La
preparazione e la degustazione delle portate vengono disturbate da un
mondo di personaggi folli, surreali e comici. Due ore di risate:
attualità e satira a 360°, cibo e divertimento, ospiti inattesi, le
incredibili imitazioni di Demo Mura. Nessun ingrediente
è lasciato al caso nella ricetta vincente di One Man Chef!!
One Man Chef, lo show che sfama anche la voglia di divertimento!! In scena accanto a Demo Mura Giampaolo Gambi, Cecilia Taddei, Emanuele Beltrame, Fabio Biggi, Bartolomeo De Bartolomei. Le scenografie sono di Gaspare De Pascali, il disegno luci di Alessandro Molinari e la regia di Alessandro Tresa.
One Man Chef, lo show che sfama anche la voglia di divertimento!! In scena accanto a Demo Mura Giampaolo Gambi, Cecilia Taddei, Emanuele Beltrame, Fabio Biggi, Bartolomeo De Bartolomei. Le scenografie sono di Gaspare De Pascali, il disegno luci di Alessandro Molinari e la regia di Alessandro Tresa.
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