di
Rosalba Lupo
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Ossini Madaluni Cammerata Fioretta Mari Sgroi |
Palazzo
Brancaccio a Roma apre i suoi saloni per
la presentazione del libro “Io Roma” scritto
da Anna Rita Cammerata. Tanti gli amici presenti all'evento,
malgrado l'arrivo di Obama a Roma che ha paralizzato la città,
malgrado la pioggia e il traffico, qui tutti insieme per parlare di
questa Roma sparita, maestosa, unica con le sue complessità,
ma che tutto il mondo ci invidia.
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Anna Rita Cammerata |
Anna Rita Cammerata racconta
di questo libro, scritto come un atto d'amore verso questa
città, insieme all'autrice sono intervenuti la grande attrice
Fioretta Mari che ha raccontato tanti anedotti divertentissimi,
malgrado che lei non è romana ma il marito sì, dice che quando si
arrabbia lo fa in romanesco, Roma la trovo bella ma anche caotica,
come si fa a parlare di Roma e non ricordare Anna Magnani,
interviene telefonicamente Lando Fiorini che ha curato la
prefazione del libro, con il vivavoce dice di essere dispiaciuto
della sua assenza dovuta all'influenza, anche lui parla di Roma, di
questa città che ama molto, per lui è come una moglie, una madre,
chi è romano sente questa città come una seconda pelle.
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Nino Benvenuti e signora Enrico Ciacci |
Altri
amici presenti il giornalista “il Tempo” Marino
Collacciani, racconta che attraverso la penna graffiante di Anna
Rita Cammerata conosciamo un'altra Roma, altri amici come
l'attrice Giulia Fossà ha letto alcuni brani del libro “Io
Roma”, sono intervenuti inoltre Nino Benvenuti, Enrico Ciacci, fratello
di Little Tony, anche lui parla di Roma, racconta di essere nato e
cresciuto insieme ai suoi fratelli proprio qui a San Giovanni, ma
non finisce qui, altra telefonata era il regista Pasquale
Squitieri che ha fatto gli auguri per il libro ad Anna Rita
Cammerata.La serata è stata presentata dal conduttore del programma
Uno Mattina Verde della Rai Massimiliano Ossini.
Al termine
dell'incontro quasi un talk show gli ospiti hanno degustato delle
prelibatezze dell'antica Roma, bocconcini di maiale alla maniera di
Flacco, antipasto sacrale fatto di pizza bianca, uova sode, ricotta e
verdura preparati dal ristorante “Spago al Parlamento”,
vino rosso al miele. Lo chef Franco racconta che nell'antica Roma il
vino era bevuto anche speziato, non si poteva bere il vino naturale
perché era maleducazione. Dopo tanto dire non resta che leggere
il libro “ Io Roma” e andare ad assaggiare questi famosi piatti, io lo farò e voi?
evviva...finalmente idee nuove e che le sappiano sfruttare che di brutte copie di "artisti" ne abbiamo a iosa. Brava e complimenti
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