L'imprenditrice Nenella Impiglia esperta di moda periodicamente ci svela chicche e aneddoti legati a questo mondo fantastico.
A come
Acconciatura, un elemento importante dell’abbigliamento, fin dall’antichità. Le
donne egiziane di rango elevato ornavano capelli e parrucche con nastri,
gioielli, fasce dorate; le matrone greche usavano lamine metalliche per
ottenere boccoli che raccoglievano in chignon impreziositi da spilloni,
reticelle, diademi, pietre preziose; le romane arricciavano i capelli con ferri
roventi. Le acconciature divennero sempre più complicate e sfarzose
soprattutto dopo il XVI secolo. La più in voga era il modello a “sellino”,
una sorta di conca di capelli sormontata da incredibili decorazioni: fiori,
palme, uccelli imbalsamati, modellini di navi. La più grande rivoluzione la
porteranno gli anni ’20, con il taglio alla “garçonne”, simbolo
dell’emancipazione femminile.
Dalla fine della 2^ Guerra mondiale saranno i personaggi dello spettacolo i
modelli a cui ispirarsi: il biondo platino di Marilyn, la coda di
cavallo di B.B., lo chignon a banana di Audrey. Poi verrà la moda
del caschetto, il “bob” di Vidal Sassoon, delle cotonature, le parrucche
e le chiome lunghe dei “capelloni”. Anche se Socrate soleva dire:
<L’erba non cresce sulle vie troppo battute>, (attribuendo la sua calvizie all’intensa attività cerebrale), i capelli sono lo specchio del
nostro inconscio.
(Pubblicato sul settimanale Vero n.42-24
ottobre 2013 )